Per arginare gli sviluppi del movimento partigiano i comandi italiani accettano l’offerta di collaborazione armata che viene dagli ambienti anticomunisti sloveni, specie cattolici.
Le prime bande di autodifesa formatesi spontaneamente nelle campagne vengono organizzate in vere e proprie formazioni ausiliarie, inquadrate nella Milizia volontaria anticomunista (MVAC).
Nell’autunno del 1942 tale reparti possono schierare alcune migliaia di uomini e vengono attivamente impiegati contro i partigiani.
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